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I FESTIVAL NELLA SITUAZIONE CONTEMPORANEA

Il cinema e le piattaforme streaming

L’impatto che le piattaforme streaming, come Netflix, avrebbero avuto sul mondo del cinema è sicuramente stato al centro delle discussioni fin dalla nascita delle stesse. Se da prima i due mondi potevano essere visti come distanti e in un certo senso complementari, essendo destinati da un lato al grande schermo, e dall’altro all’intrattenimento nelle mura di casa, negli ultimi anni le piattaforme streaming si sono sempre di più dedicate alla produzione di veri e propri film. Probabilmente la produzione di film da parte delle piattaforme quali Netflix, rendendo disponibili film on demand, comodamente dal proprio salotto, ha spinto gli utenti a evitare la sala cinematografica, ma difficilmente l’industria cinematografica soccomberà alla concorrenza on demand. 

La pandemia ha sicuramente segnato un momento di svolta nei rapporti tra il cinema e le piattaforme streaming; di fatto ha cambiato il rapporto tra l’uscita dei film nelle sale e on demand. D’un tratto, con l’avvento del Covid19, lo streaming non è sembrato più il nemico ma la sola speranza di salvare dal disastro economico pellicole già pronte per essere distribuite sui grandi schermi. La prima casa cinematografica a cambiare la regolamentazione, è stata Universal Pictures, la quale ha cancellato i consueti 90 giorni fra l’uscita di un nuovo film nelle sale e la distribuzione su altre piattaforme. Abbreviare o eliminare il periodo di esclusiva concesso ai cinema è un vantaggio per i colossi di Hollywood: minori costi di marketing, perché serve una sola campagna pubblicitaria e di conseguenza si hanno maggiori ricavi. Disney, ad esempio ha scelto di lanciare molti titoli contemporaneamente al cinema e in streaming, in primis il fortunato Luca.

Qualche anno fa, Netflix, con "Roma" aveva sperimentato una soluzione intermedia: 21 giorni di esclusiva in piccole sale indipendenti, poi la trasmissione online. 

L'arrivo delle piattaforme streaming sul
red carpet

Il rapporto tra Netflix e i Festival sembra destinato sin dalla nascita delle piattaforme streaming ad essere complicato. 

Per quanto riguarda Cannes, i problemi tra Netflix ed il Festival iniziano durante l’edizione del 2017, a cui parteciparono due film prodotti da Netflix, mai mostrati nei cinema a degli spettatori paganti. La principale critica avanzata fu che, non essendo film inizialmente concepiti per il cinema, essi non meritassero di essere presentati al Festival in quanto erano in qualche modo di livello inferiore rispetto agli altri. Dopo il Festival del 2017 Thierry Frémaux, delegato generale del Festival di Cannes, disse che le cose sarebbero cambiate dall’edizione del 2018 e che tutti i film in concorso sarebbero dovuti passare prima nei cinema. Venne quindi chiesto a Ted Sarandos, se Netflix avrebbe cambiato il suo approccio pur di partecipare in concorso, ma il capo dei contenuti Netflix rifiutò di adattarsi agli standard del Festival di Cannes. 

Sia Netflix che Cannes hanno motivazioni molto pratiche, e non tanto artistiche, per stare sulle loro posizioni. Il Festival di Cannes rappresenta gli interessi degli esercenti cinematografici francesi, i quali non sono felici che al Festival partecipino film che poi non vanno nei cinema ma direttamente online. Per tale motivo le regole di Cannes richiedono che ogni film in concorso al Festival abbia un'uscita nelle sale in Francia. Netflix ha firmato un accordo per cui lo streamer può mostrare i film 15 mesi dopo la loro uscita nelle sale in Francia sulla piattaforma, ponendo fine alla finestra di 36 mesi tra le sale e lo streaming prevista in precedenza. Ad oggi il momento della distensione tra Cannes e Netflix non è ancora giunto: Netflix avrebbe deciso di non presentare nessun film a Cannes 2022, né in concorso né fuori concorso. 

Dall’altro lato, Venezia sembra promuovere la nuova realtà introdotta dai film prodotti dalle piattaforme streaming sul grande schermo; la mostra di Venezia negli ultimi anni è diventata un importante trampolino di lancio per i grandi titoli di Netflix. A differenza di Cannes, la Mostra ha deciso di non ignorare l’importanza che i colossi streaming come Netflix hanno al giorno d’oggi, e quindi ha da subito supportato l’idea di portare i suoi film sul grande schermo. Probabilmente, l’appoggio italiano è dato anche dal fatto che in Italia non esistano regole rigide come quelle francesi che evitino l’uscita contemporanea al cinema e in streaming. 

© 2022 by Lucia Moracchioli

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